I pantaloncini di Pune per le donne (e gli uomini) dell’Iyengar Yoga
Cosa sono i Pune bloomers, ovvero i pantaloncini di Pune, come sono entrati in uso nella pratica dell’Iyengar Yoga e quali sono i vantaggi nell’indossarli.
“Come mi devo vestire?”, è la domanda che mi sento rivolgere quando le persone fissano la loro lezione di prova presso il mio studio.
“Un abbigliamento comodo”, rispondo sempre, ma in realtà vorrei rispondere “Con i pantaloncini di Pune!”.
La figlia del maestro Iyengar, infatti, indossava sempre questo tipo di pantaloncini per la pratica e per l’insegnamento, al punto che sono quasi diventati una specie di “divisa dell’Iyengar Yoga” nei centri Yoga di tutto il mondo.
Vediamo la loro storia.
Quando Guruji incominciò ad insegnare Yoga le poche donne che praticavano indossavano il sari, lungo nove metri, insomma non propriamente un abbigliamento comodo per la pratica. Quando le donne occidentali cominciarono a venire in India negli anni ’60, indossavano pantaloni elasticizzati e t-shirt. Al ritorno da uno dei suoi viaggi in Europa Guruji portò due paia di pantaloni elasticizzati per Geeta, che aveva visto indossare alle donne che avevano frequentato le sue lezioni, ma questi non esistevano sul mercato indiano e le donne indiane continuavano ad indossare indumenti tradizionali come gonne lunghe o lo shalwar kameez, quella specie di camicione lungo che portano le donne indiane, con sotto i pantaloni larghi. Alcune cominciavano a prendere persino in prestito i pantaloni dai parenti maschi. Geeta cominciò a considerare di importanza rilevante cosa le donne dovessero indossare durante la pratica.
Fu la madre di Geeta, Ramamani Iyengar, che per prima incoraggiò Geeta ad indossare i pantaloncini. Ramamani, moglie di B.K.S. Iyengar, era stata una delle prime studentesse del Maestro ed anche lei era diventata un’insegnante di Yoga. Il passaggio ai pantaloncini per le donne fu una sorta di rottura radicale rispetto alla tradizione dello yoga in India, ed è una testimonianza dell’apertura mentale e del carattere pratico di Ramamani.
Geeta ricorda: “Mia madre ha mantenuto tutte le nostre tradizioni e la nostra cultura, ma allo stesso tempo era abbastanza aperta a nuove idee e cose. È stata lei a spingermi a indossare i pantaloncini per la pratica dello yoga, come faceva mio padre. Infatti, i pantaloncini da yoga, che ora sono indossati in tutto il mondo, sono stati inizialmente progettati da mia madre. Questi pantaloncini erano molto larghi vicino alle cosce, così lei inserva una stringa nell’orlo e la annodava all’estremità interna delle cosce”.
Quali sono i vantaggi di questi pantaloncini, che alcuni adorano e che fanno storcere il naso a molti altri?
Innanzitutto permettono una gamma completa di rotazione ed estensione delle gambe e del bacino, senza stringere o comprimere la pelle ed i muscoli. Gli arti inferiori, i glutei, l’osso sacro e il coccige possono muoversi liberamente. Si potrebbe dire che i pantaloncini soddisfano uno dei comandamenti chiave o Yama dello yoga – Ahimsa (non violenza), perché sono gentili con il nostro corpo.
In secondo luogo la libertà che danno al praticante permette da una parte agli studenti di sentire meglio ciò che stanno facendo nella posizione e dall’altra agli insegnanti di vedere meglio i movimenti e le azioni.
Allo stesso tempo i “pantaloncini di Pune”, in inglese Pune bloomers, permettono alla pelle di respirare, cosa che deve essere stata particolarmente piacevole per Geeta nel clima caldo di Pune.
Tutto ciò dà come risultato delle posizioni migliori, sia quelle in piedi, ma anche quelle sedute come Baddha Konasana e Padmasana, perché la pelle, i muscoli e le ossa delle gambe guadagnano la libertà e la sensibilità necessarie per ruotare in diverse direzioni e rilasciare le tensioni. Anche il contatto con la pelle è utile in molte posizioni. Vrksasana è uno degli esempi (dove portare la pianta del piede alla pelle della coscia permette la comprensione di alcune azioni del bacino), ma tutte le torsioni in piedi o sedute oppure gli equilibri sulle mani migliorano indossando questi pantaloncini perché le braccia e le gambe possono entrare in contatto con più intelligenza.
In ultimo con l’elastico in vita e sulle cosce, i pantaloncini Pune non si aprono, non si strappano e non si incastrano.
Geetaji ha continuato ad indossare i “pantaloncini di Pune”, prediligendo il colore verde, facendoli diventare molto in uso da parte dei praticanti di Iyengar Yoga, sia uomini che donne.